TERESA BIONDI

Anna Magnani: attrice antropomorfica nel cinema di Luchino Visconti


Questa proposta è incentrata sull'esperienza attoriale di Anna Magnani nel cinema di Luchino Visconti e ne descrivere l'immagine di attrice “antropomorfica” così come voluta dal regista apartire dai principi espressi nel saggio “Cinema antropomorfico” del 1943. Per Visconti l'attore “antropomorfico” è l'unico capace di esprimere gli elementi “vivi” e “veri” della scena, imprescindibili per la riuscita dell'opera poiché capaci di trasferire al film l'autentica umanità di unpersonaggio. L'attore, per riprodurre l'antropomorfismo che serve a rendere un'opera cinematografica “testimonianza delle verità umane”, deve spogliarsi dei vizi del divismo e divenireil personaggio sotto la guida del regista: questa trasformazione dell'uomo-attore in uomo-filmico può essere attuata solo quando dietro la maschera divistica si cela ancora l'ontologico “carattere antropomorfico” che contraddistingue tutti gli uomini – se non sopraffatto da condizioni psico-socio-antropologiche degenerative –, specialmente la gente comune dedita al sano lavoro. Proprio questo particolare aspetto descritto nel saggio è rappresentato nell'episodio intitolato Anna Magnani (1953), in cui l'attrice, nei panni di se stessa, mostra come doti attoriali innate, autenticamente antropomorfiche al punto tale da essere esibite anche nella vita quotidiana, siano alla base dellavoro di un bravo attore; queste stesse doti erano state già esibite nel precedente film intitolato Bellissima (1951), in cui recitava nel ruolo di una donna del popolo molto distante dalla sua personalità, ma al tempo stesso esempio massimo delle doti di attrice antropomorfica nei terminiviscontiani.


BIO:

Docente e saggista in discipline cinematografiche e antropologiche ha insegnato e tenuto seminari in diverse università italiane (Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli studi di Roma “La Sapienza”, Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, Università degli studi della Calabria, Università degli studi della Basilicata, Università degli studi di Torino). Attualmente è professore a contratto presso l’Università di Torino, dove insegna “Drammaturgia del film” al Master in Traduzione per il Cinema la Televisione e il Multimedia, e “Tecniche di promozione d’immagine con supporti multimediali, visivi ed in rete” al Master in Promozione e Organizzazione turistico-culturale del Territori del “Dipartimento di Lingue e Letterature straniere e Culture moderne”. Ha pubblicato diversi saggi in volumi collettanei, cataloghi e riviste, e le seguenti monografie: La fabbrica delle immagini. Cultura e psicologia nell’arte filmica (2007), Greenawa’s D.A.n.T.E. Dante Audiovisivo nella Televisione Elettronica (2008), Elementi di antropologia filmica. L’approccio psico-antropologico nella scena cinematografica (2012), Segni di moda nell’immagine filmica. La cultura della moda nell’arte del costumista (2012), La narrazione al cinema. Dal pensiero narrativo alla rappresentazione filmica (2012), Il cinema antropomorfico di Luchino Visconti. L’affresco umano degli antieroi viscontiani (2016).