SERGIO RIGOLETTO

Teatralità, parodia e desiderio femminile: alcune riflessioni sulla sciantosa

Tra il 1934 e il 1944, Magnani recita in sedici film nei quali interpreta quasi sempre ruoli secondari. La critica ha finora prestato poca attenzione a questi film, ritenendoli poco importanti ai fini di una valutazione complessiva della carriera cinematografica di Magnani. In questi film, Magnani risulterebbe ingabbiata in ruoli e situazioni narrative non consone ai virtuosismi e all’istinto popolare che l’avrebbero resa famosa da Roma citta aperta in poi. Secondo questa lettura, la vera Magnani sarebbe riconoscibile solo quando il cinema italiano rigetta i rigidi schemi teatrali del cinema del ventennio attingendo dalla realtà.

L’intervento ha quale obiettivo quello di riconsiderare le interpretazioni cinematografiche di Magnani durante questi anni alla luce del complesso rapporto tra il cinema del ventennio e il teatro. L’intervento esamina alcune delle modalità narrative e formali attraverso cui questi film sembrerebbero ingabbiare i personaggi interpretati da Magnani, limitandone le possibilità espressive e contenendone la presenza scenica. L’intervento mostra però come, proprio attingendo ad un registro teatrale in largo uso in quegli anni e, in certi casi, portandolo ad un livello parodistico, la recitazione di Magnani resista a questa logica di contenimento, lasciandoci intravedere uno spazio di autoaffermazione femminile che trova nella figura della sciantosa la sua più vivida incarnazione. Se è vero, come ha affermato Chiara Tognolotti, che le commedie del secondo decennio del regime spingono le dive e i personaggi femminili a farsi portatrici dei “sogni in minore della piccola borghesia”, spetta alla figura della sciantosa interpretata da Magnani mostrare l’assurdità di questi sogni e dare espressione a un desiderio marcatamente femminile che la trama romantico-sentimentale di queste commedie sembra voler marginalizzare o sopprimere.


BIO:

Sergio Rigoletto e' Professore Associato di Storia e critica del cinema e di Italianistica alla University of Oregon. Si occupa di attorialita' e divismo, cinema LGBT, e televisione. Nel 2014 ha pubblicato con Edinburgh University Press Masculinity and Italian Cinema: Sexual Politics, Social Conflict and Male Crisis in the 1970s e, con Louis Bayman, ha curato un volume dal titolo Popular Italian Cinema. Ha appena completato il suo ultimo libro intitolato Le Norme Traviate: saggi sul genere e sulla sessualita' nel cinema e nella televisione italiana che dovrebbe uscire entro la fine dell'anno con Meltemi.